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Concerto di inaugurazione 67^ stagione 2020: GRIGORY SOKOLOV Pianoforte

6 Febbraio 2020 h20:45 - 22:30

Concerto di inaugurazione 67^ stagione 2020: GRIGORY SOKOLOV Pianoforte

DESCRIZIONE

L’unica, irripetibile natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensione della bellezza espressiva e dell’irresistibile onestà dell’arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpretazioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica, scaturiscono dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio. I programmi dei suoi recital abbracciano ogni cosa, dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolare attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizioni di riferimento del XX secolo di Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmaninov, Schönberg e Stravinskij. Tra gli amanti del pianoforte è ampiamente considerato uno dei massimi pianisti di oggi, un artista ammirato per la sua introspezione visionaria, la sua ipnotica spontaneità e la sua devozione senza compromessi alla musica.

 

PROGRAMMA

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Preludio (Fantasia) e Fuga in do maggiore, KV 394 (383a)
Sonata n. 11 in la maggiore, KV 331 (300i) op. 6 n. 2
Rondo in la minore, KV 511

Robert Schumann (1810 – 1856)
Bunte Blätter op. 99

 

CENNI BIOGRAFICI

Sokolov è nato a Leningrado (ora San Pietroburgo) e ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni, e due anni più tardi, ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Mentre Sokolov intraprendeva grandi tour di concerti negli Stati Uniti e in Giappone negli anni Settanta, il suo talento si è evoluto ed è maturato lontano dai riflettori dei media internazionali. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad apparire con più frequenza nelle principali sale da concerto e nei principali festival europei. Nel corso della sua carriera si è esibito con le più prestigiose orchestre prima di decidere di dedicarsi esclusivamente al recital per pianoforte solo. Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa. A differenza di molti pianisti nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcoscenico per capire la personalità e le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinata dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper ‘rileggere’ la partitura proponendo interpretazioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona. La capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica, l’infinita varietà delle dinamiche e dei suoni che sa estrarre dallo strumento sono caratteristiche uniche di questo grande artista. Nei suoi recital porta gli ascoltatori a stretto contatto con la musica, trascendendo questioni di esibizionismo superficiale e abilità tecnica, per rivelare significati spirituali più profondi. Nel 2014, dopo un silenzio discografico durato quasi un ventennio, Sokolov ha iniziato una collaborazione con Deutsche Grammophon che ad oggi ha pubblicato tre registrazioni, rigorosamente tutte dal vivo di suoi concerti. Il primo album (2015) presenta la registrazione di un recital tenuto al Festival di Salisburgo nel 2008 con musiche di Mozart e Chopin, il secondo (2016) è dedicato a Schubert e Beethoven, il terzo presente due straordinarie esecuzioni con orchestra: il Concerto K. 488 di Mozart registrato a Salisburgo nel 2005 sotto la direzione di Trevor Pinnock ed il Terzo Concerto di Rachmaninov eseguito a Londra nel 1995 con Yan Pascal Tortelier alla direzione della BBC Philharmonic. Nell’ultimo album è contenuto anche un DVD con un documentario dal titolo A Conversation That Never Was, diretto da Nadia Zhdanova che ci consegna un ritratto dell’artista attraverso interviste, foto e documenti filmati inediti.

 

 

BIGLIETTERIA

Platea e Loggione: Interi € 30,00  –  Soci € 20,00 –  Ridotti € 10
Loggione: Interi € 10,00Studenti € 2,00

Per informazioni, prevendita biglietti, richiesta o rinnovo tessere associative:
Agenzia ALPE BELLUNESE – Belluno – Piazza Martiri, 2/A – tel./fax 0437 940407, oppure nella sede del concerto, mezz’ora prima del suo inizio.

Tesseramento 2020: Soci ordinari Interi € 50,00 / Famigliari € 30,00 / Ridotti € 25,00
Soci nuova iscrizione € 40,00 / Soci sostenitori a partire da € 50,00
Si prega di esibire la tessera all’atto dell’acquisto del biglietto.

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

Agenzia Immobiliare Alpe Bellunese
Piazza dei Martiri 2/a Belluno (BL)
Orari: Lun-Ven ore 09:00-12:30 / 14:30-19:00
Per informazioni e prenotazioni: tel 0437 940407

 

Dettagli

Data:
6 Febbraio 2020
Ora:
20:45 - 22:30
Categorie Evento:
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Tag Evento:
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Luogo

Belluno Teatro Dino Buzzati
Piazza Vittorio Emanuele II
Belluno, 32100 Italia

Organizzatore

Circolo Culturale Bellunese
Phone
+39 0437 26590
Visualizza il sito dell'Organizzatore